premio Italia a Tavola 2013
Diario di una gourmet

Premio Italia a Tavola 2013

La mia prima volta al Premio Italia a Tavola mi è piaciuta tantissimo. L’evento ideato e organizzato da Alberto Lupini, direttore della rivista, è cresciuto notevolmente ed è diventato di una levatura nazionale con ospiti illustri ed importanti.

Di seguito il mio articolo pubblicato su Egnews con il racconto della due giorni:

Due giornate intense, interessanti e indimenticabili quelle che si sono svolte a Firenze, culla del rinascimento e anche della buona cucina, per il premio Italia a Tavola 2013. La manifestazione è iniziata con l’inaugurazione a Palazzo Vecchio della mostra “Cuochi a Colori”, cinquanta ritratti dei cuochi più importanti d’Italia eseguiti con una tecnica particolare dal pittore Renato Missaglia, che ha visto la presenza di alcuni degli chef immortalati nei quadri come Filippo La Mantia, Gianluca Fusto, Aimo e Nadia Moroni, Gualtiero Marchesi e Davide Oldani.

E’ seguito un dibattito a Palazzo Strozzi Sacrati, sede degli uffici di presidenza della Regione Toscana, dal titolo “Cucina ed enogastronomia come strumento di sviluppo economico”, moderato da Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola con la partecipazione, in veste di relatori, di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, Gualtiero Marchesi cuoco e rettore della scuola di cucina Alma, Massimo Bottura chef e patron dell’Osteria Francescana di Modena, Antonio Santini patron del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio (Mn), Fabrizio Filippi, presidente del Consorzio di tutela dell’Olio extravergine d’oliva toscana Igp, Giancarlo Deidda, vicepresidente Fipe e Confcommercio e Nicolò Costa, professore di Sociologia economia del territorio all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Per Bottura: “l’agroalimentare può diventare un gesto sociale che fa crescere tutto il territorio, ma dobbiamo tornare in cucina con le mani sporche di terra. Essere amici del contadino, del casaro, del macellaio, insomma dei vari produttori. E dobbiamo trasmettere ai giovani che non è importante farsi fotografare, l’importante è lavorare sodo. Ci vuole tutta una vita di fatiche per avere successo”. Mentre per Gualtiero Marchesi: “c’è troppa televisione, troppo cinema intorno alla cucina e al mestiere del cuoco. La cucina è la più grande arte, è materia, territorio e attualizzazione”. Il professor Costa invece ha affermato: “E’ giunto il momento di fare sistema, se siamo ancor ala terza destinazione turistica d’Europa, è grazie anche alla nostra cucina e al nostro vino”.

Dopo il talk show, si è svolta la premiazione dei vincitori del sondaggio “personaggio dell’anno”, con la partecipazione di oltre 107mila votanti, i quali hanno eletto come vincitori Davide Oldani (9303 preferenze) per la categoria Cuochi, Sonia Peronaci di GialloZafferano.it (record assoluto con 18816 voti) tra gli Opinion Leader e Adua Villa (8259 voti) nella sezione Maitre e Sommelier. I vincitori hanno ricevuto, oltre alla targa realizzata da Belfiore di Firenze, premi dai tre consorzi di tutela che hanno sponsorizzato la manifestazione (Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana Dop e Vino Chianti) e il libro di Ketty Magni “Il Principe dei Cuochi”. Inoltre gli è stato consegnato un loro ritratto ìn copia unica ed originale, eseguito sempre da Renato Missaglia. E a Oldani, unico maschietto premiato del trio, un paio di gemelli d’argento dell’azienda Belfiore.

Ma il clou della serata è stata la cena di gala organizzata nella suggestiva Villa Corsini a Impruneta (Fi), con un menù preparato da tre chef stellati: Aurora Mazzucchelli del ristorante Marconi di Sasso Marconi (Bo), Marco Stabile dell’Ora d’Aria di Firenze e Alfonso Caputo della Taverna del Capitano di Marina del Cantone-Massa Lubrense (Na). I tre talenti, membri dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe, hanno proposto: con l’aperitivo, come finger food, piccola tarte tatin di mugnuli selvatici di campo, alici e ricotta di capra (Marco Stabile), Torta di maialino, radici, frutti e verdure candite (Aurora Mazzucchelli) e arancini di riso (Alfonso Caputo). Alla cena placée invece si è iniziato con Tortelli farciti di grana padano con tartufo nero pregiato e mandorle (Aurora Mazzucchelli) e Calamaretti ripieni di ricotta di bufala e alghe di mare e salsa di pomodoro (Alfonso Caputo) e Costoletta di agnello con borragine, crema di funghi carboncelli e santoreggia (Marco Stabile). Per concludere con i dessert: Cremosa di cioccolato Puertomar con erbe aromatiche (Aurora Mazzucchelli), Crema di limone (Alfonso Caputo) e Tramezzino di banana caramellata al cardamomo e cioccolato del Perù (Marco Stabile). Il tutto accompagnato da vini di Franciacorta, trentini e naturalmente della regione che ha ospitato il premio.

Nel corso della cena sono stati consegnati gli Award 2012 Italia a Tavola-Fipe” ad alcuni personaggi di spicco che si sono particolarmente distinti nella valorizzazione e nella tutela dei settori enogastronomia, ristorazione e turismo. I riconoscimenti sono stati assegnati a: Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, per l’impegno a sostegno dell’enogastronomia del territorio; Marcello Masi, direttote Tg2 e responsabile della rubrica “Eat Parade”, per la sensibilità e l’attenzione dedicata all’informazione enogastronomica; Gualtiero Marchesi, cuoco, ristoratore e rettore della scuola di cucina Alma, per il contributo determinante al rinascimento della cucina italiana; Marco Stabile, cuoco stellato del ristorante Ora d’Aria di Firenze, per l’innovazione nella proposta dei menù di alta cucina e Germano Picco, presidente di Agrifood Abruzzo, per la valorizzazione della filiera agroalimentare con prodotti di qualità.

Il giorno seguente, presso la sede della Società Dantesca Italiana, si è tenuta la prima edizione del premio Ciaccio con la consegna di due targhe speciali a Salvatore Salvo, della pizzeria F.lli Salvo di S.Giorgio a Cremano (Na) e a Marco e Sonia Valenza del caffè Gilli di Firenze. La due giorni si è conclusa con una gara ai fornelli all’ultimo piano del medioevale complesso di Orsanmichele, in quello che un tempo era un vecchio granaio, con vista mozzafiato sulle bellezze fiorentine. Hanno gareggiato due cuochi doc toscani: Paolo Tizzanini di Terranuova Bracciolini (Ar) con la zuppa frantoiana, il piatto “povero” e Gianmarco Stefani di Lucca con la cinta senese lardellata con mele e cipolla fonduta, il piatto innovativo, ma con ingredienti del territorio.convegno premio Italia a Tavola 2013cena di gala Villa Corsini

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