Si è chiusa con successo la sesta edizione della manifestazione Terre di Toscana, due giornate interamente dedicate ai vini toscani, che si è svolta presso il prestigioso Una Hotel Versilia di Lido di Camaiore (Lu). Quest anno la kermesse si è arricchita con Golosizia, uno spazio curato dal giornalista enogastronomico Claudio Mollo, che ha visto la presenza di diversi produttori di prelibatezze toscane e show cooking di chef stellati provenienti da tutta la Toscana.
Un boom vero e proprio, con tremila visitatori, la metà costituita da operatori professionali, che hanno avuto modo di degustare dai banchi d’assaggio dei 130 produttori, oltre 600 vini e anche prodotti gastronomici di nicchia sempre toscani.
Anch’io ero presente insieme a Daniele Orlandi, e tra i vari vini che abbiamo assaggiato, ecco quelli più interessanti: il Bolgheri Sassicaia 2009 (80% cabernet e 20% cabernet franc) 18 mesi in barrique classica, ad aprile uscirà l’annata 2010, e il Guidalberto 2010 (40% cabernet, 40% merlot, 20% sauvignon) 12 mesi in barrique della Tenuta San Guido di Bolgheri (Li); il Palistorti di Valgiano bianco 2011 e il Palistorti di Valgiano rosso 2010, prodotti da un blend di uve (vermentino, trebbiano, malvasia, chardonnay, sangiovese e merlot) procedimento tipico della lucchesia, infatti la Tenuta di Valgiano si trova proprio in questa zona. Sempre del territorio abbiamo provato lo spumante brut rosé Particolare, metodo charmat (50% sangiovese e 50% sirah) della Tenuta del Buonamico di Montecarlo (Lu). Poi abbiamo conosciuto Fabio Giachi proprietario insieme alla sorella Francesca dell’azienda agricola Solatione, una piccola realtà che produce circa 10.000 bottiglie all’anno e di cui abbiamo assaggiato il Rossombroso 2009 ottenuto da uve merlot in purezza, il Chianti Classico 2008 (85% sangiovese, 10% merlot e 5% canaiolo) e il Chianti Classico Superiore (50% sangiovese e 50% merlot). Abbiamo proseguito con il Cepparello 2009, punta di diamante dell’azienda Isole e Olena di Barberino Val d’Elsa (Fi), prodotto con le migliori uve di sangiovese 100% (uno dei miei vini preferiti l’ho bevuto perfino a Londra al River Café e a cui sono particolarmente affezionata perché mi ricorda dei momenti piacevoli) e con il loro Vin santo di Chianti Classico 2004; poi le Pergole Torte 2010 della cantina Montervertine di Radda in Chianti (Si), di uve 100% sangiovese delle vigne più vecchie (un altro vino che mi riporta a ricordi molto piacevoli) ed abbiamo concluso con i vini della Cosimo Maria Masini di San Miniato (Pi) che hanno la peculiarità di portare i nomi del proprietario, della moglie e dei loro figli.
Abbiamo anche provato alcune chicche gastronomiche come i formaggi biologici e l’olio della Fattoria con agriturismo Lischeto di Volterra (Pi), i formaggi di pura pecora della Fattoria Corzano e Paterno di San Casciano Val di Pesa (Fi), il prosciutto Penitente con un piacevole retrogusto di castagna che lo rende molto particolare, il salame e la soppressata della macelleria Masoni di Lido di Camaiore e i cantucci alla mandorla, al passito e sale marino, con fichi e noci e cioccolato e lampone di Sfizio di Montelupo Fiorentino (Fi).
Decisamente un risultato da sogno per il team Acquabona (periodico online di enogastronomia) promotore e organizzatore della kermesse, che si è ritenuto pienamente soddisfatto della partecipazione di così tante persone interessate ma soprattutto preparate, e anche della collaborazione dei sommelier della delegazione Fisar Versilia e dei docenti e degli allievi della Istituto Alberghiero Marconi di Viareggio (Lu).
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