Una serata speciale, in un locale elegante e chic. Un’originale orizzontale di carne della Longino & Cardenal, tutta giocata su cotture, tagli, lavorazioni diverse, provenienza e razze dei capi. E’ la cena degustazione che si è tenuta presso la Locanda Le Muse a San Bonifacio (Vr).
Lo chef Davide Piva ha dato vita ad un menù molto particolare, tutto improntato sulla carne, così articolato: Filetto riding reserve (carpaccio di cuore di filetto con sale Maldon e particella 34 Pianogrillo e tartare di testa e coda. I Salumi: Vacum Beef, Bresaola Kaiserin, piccolo agrodolce di verdure. Alla griglia: Controfiletto di Choise US Beef, controfiletto di Vacca vieja luxury beef. Stufato di guancia di manzo al Merlot Frà i Broli Doc 2010. Per concludere mousse al torrone di Jijona Pablo Garrigòs Ibànez, una squisitezza, e al buffet torrone di Alicante Pablo Garrigòs Ibànez e degustazione di Bombolas di Enric Rovira.
Ai piatti di carne sono stati abbinati i vini dell’azienda vicentina Piovene Porto Godi, un’importante realtà di riferimento per il comprensorio dei Colli Berici con i suoi rossi, tra i quali spicca il Tai Rosso. Noi abbiamo degustato Thovara, Tai Rosso Colli Berici Doc 2009, Frà i Broli Merlot Colli Berici Doc 2010 e Thovara Passito 2010.
Alla Locanda Le Muse sono molto attenti anche ai prodotti equosolidali, infatti il caffé viene servito con tre tipi di zucchero: del Paraguay, del Quebèc (con profumo d’acero) e delle Filippine (alla liquirizia).
La Longino & Cardenal ha un’esperienza ventennale nella selezione e distribuzione di eccellenze gastronomiche presso i migliori ristoranti della penisola, e da parecchio tempo è fornitore della famiglia Cederle.
Oltre al giovane chef Davide Piva, in cucina troviamo anche Emanuele Cederle che si divide tra la cucina e la locanda. Perché Le Muse mettono a disposizione anche 24 camere per gli ospiti, 9 sopra stanze sopra il ristorante, mentre le altre sono dislocate in due diverse strutture a pochi metri di distanza l’una dall’altra. In sala la gentile e molto professionale Carla Perlotto, sempre attenta a rabboccare i bicchieri vuoti e a controllare che tutti siano soddisfatti.
E’ valsa davvero la pena arrivare fino lì con il mio collega e amico Daniele Orlandi, in primis per l locale e la cucina e poi per la compagnia al nostro tavolo.
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