L’arte nell’arte nel cuore di Crema. E’ proprio il caso di dirlo. A partire da oggi il prestigioso Palazzo Zurla De Poli, gioiello del Rinascimento, ospita fino al 5 giugno 2021 una selezione delle opere di Francesco Arata con soggetto le Nature Morte. Il pittore, nato nel 1890 a Castelleone, e morto nel 1956 sempre nello stesso paese a pochi chilometri da Crema, è vissuto, ha lavorato ed è stato apprezzato da molte famiglie cremasche che hanno collezionato i suoi quadri.
La Natura Morta, complementare, sin dall’antichità dei dipinti di figura umana, nata nel Cinquecento e ampiamente rivisitata nel Novecento, nel salone d’onore del Palazzo, caratterizzato dagli affreschi di Amore & Psiche di Aurelio Buso, assume un ruolo predominante, e diventa un trait-d’union tra gli ambienti rinascimentali e le 19 opere di Arata provenienti dalla Fondazione Arata e da privati, più 5 quadri di proprietà della famiglia De Poli.
“Si può notare, innanzi tutto, che Arata con la natura morta è esattamente a suo agio, egli la controlla in tutte le variazioni, verificandone con profonda sensibilità ogni mutazione, poiché la vede pulsare, animarsi, ad ogni situazione con cui la vuole rivisitare …” afferma Fernando Rea, “Arata: il nudo e la natura morta”, catalogo della mostra, Crema 1996
Le Nature Morte esposte, datate dal 1930 al 1956, rappresentano l’evolversi del suo stile, raccontano di una crescita, narrano i molteplici cambiamenti avvenuti nella pittura e nella tavolozza di Arata nel corso della sua lunga carriera.
Le tele lanciano chiari segnali e stimoli a chi le osserva. Troviamo una natura morta con della cacciagione delicatamente posata su una tovaglia a quadri, caratterizzata da una tavolozza di colori alquanto scura: questo dipinto riporta inevitabilmente alla memoria che Palazzo Zurla De Poli sorse come una villa di caccia, all’interno di un’area molto ricca e rigogliosa di vegetazione, e il dipinto di Arata ne richiama così l’antica e originaria natura.
Proseguendo nella visita si possono ammirare altri quadri caratterizzati da una tavolozza più chiara, con pallidi rosa e azzurri che delicatamente definiscono la fragilità e la fugacità degli oggetti rappresentati. Ogni oggetto rappresenta un pensiero o un simbolo nascosto. Le nature morte simboleggiano, infatti, la caducità della vita e la sua effimera durata, ma, ammirando questi colori così delicati, si percepisce una grande serenità. Anche gli episodi che si alternano sulle pareti delle stanze del palazzo raccontano, attraverso metafore, di storie religiose e mitologiche, di amore e morale, di punizione e perdono.
Info: Palazzo Zurla De Poli – Via Tadini 2 – Crema
Mostra Nature Morte di Francesco Arata
dal martedì al venerdì 14.30-18.30
sabato/domenica e festivi su prenotazione: 10.30-12.30 / 14.30-18.30
email: info@palazzozurla-depoli.it
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