La storia del Don Lisander risale al 1947, quando fu aperto da Bice Mungai, capostipite dei ristoratori toscani a Milano. Il nome è un omaggio a Alessandro Manzoni che veniva affettuosamente chiamato così dai milanesi.
Il locale, situato in via Manzoni, nel prestigioso settecentesco palazzo Trivulzio, tutelato dalla Soprintendenza delle Belle Arti, è sempre stato il punto di riferimento per la borghesia milanese per la cucina tradizionale meneghina di alta qualità. E ancora oggi è frequentato da esponenti dell’alta finanza, da politici, imprenditori, giornalisti e personaggi di spicco della città.
La sala interna, che dispone di 50 posti a sedere, è allestita in quella che un tempo era l’antica cappella. È accogliente, elegante, con tavoli circondati da un soppalco in legno in cui è piacevole mangiare durante la stagione invernale, mentre d’estate un ampio dehors accoglie fino a 180 persone con vista sul bel giardino.
Nel regno della cucina milanese non potevo non provare il risotto con lo zafferano, ottimo e all’onda, e la costoletta di vitello alla milanese cucinata a regola d’arte. Tra le proposte della tradizione si trova anche il risotto giallo con l’ossobuco, il paté di fegato tartufato e la casoeûla.
Accanto a queste ricette classiche, da qualche mese, da quando in cucina è entrato lo chef Nicola Fiorello, sono stati introdotti piatti innovativi e proposte di pesce per accontentare ulteriormente la clientela internazionale. Tutte le proposte seguono rigorosamente la stagionalità delle materie prime. Ho assaggiato dei gustosi paccheri con guanciale, asparagi e scampi.
La pasta è fatta tutta in casa, così come i dolci. Se volete fare un assaggio di tutti, scegliete “Eccesso di dolci” e rimarrete pienamente soddisfatti.
La carta dei vini conta circa 500 etichette, quindi non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Nel 2010 il Don Lisander è stato riconosciuto dalla Regione Lombardia come Locale Storico.
Via Manzoni 123
Milano
Tel. 02 76020130
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