Champagne? Mais oui! In un milanese lunedì uggioso, all’hotel Principe di Savoia, si è svolta la Giornata Champagne 2013, organizzata dal Bureau du Champagne.
Trentanove produttori si sono dati appuntamento nel prestigioso hotel milanese per presentare le loro 120 cuvée ad un pubblico di giornalisti, appassionati ed esponenti del mondo del vino e della ristorazione. Naturalmente io non potevo mancare ed ero accompagnata da Rosaria, amica ristoratrice del Ridottino, anche lei, come me, amante dello champagne.
Molti gli champagnes interessanti e degni di nota, assaggiati nel nostro tour degustazione. Cito alcuni nomi: Vieille France, Salon Delamotte, De Sousa & Fils, Françoise Bedel & fils, Bruno Paillard.
Tante le presenze, soprattutto maschili e tante scarpe a punta, così “care” al mio amico Andrea Pagliantini. Ho incontrato anche al guardaroba il biondo Clovis Taittinger, conosciuto due anni e in sala degustazioni Roberto Beneventano Della Corte.
Alle 16, in una saletta riservata, abbiamo assistito all’assegnazione del Prix Champagne de la Joie de Vivre, prima edizione italiana. Il riconoscimento, ideato dal Comité du Champagne, è stato consegnato a Malika Ayane da Bruno Paillard, presidente della Commissione comunicazione e denominazione del Comité Champagne. Il Comité, è l’ente semipubblico che rappresenta tutte le Maison e tutti i viticoltori della Champagne.
Anche qui champagne a go-gò, etichette non presenti in sala degustazione, e sfiziosi finger food. Ritrovo con piacere il mio amico Alessandro Scorsone, il sommelier-gentleman, mio preferito. Ci scappa anche una foto sul palco, con gambetta da red carpet, che qui era grey.
Chissà il prossimo anno a chi daranno il Prix Champagne de la Joie de Vivre. Vorrei essere io, le caratteristiche le ho tutte, ma, ahimé, non sono un personaggio pubblico, quindi credo che sarà dura.
Le bollicine e la compagnia di Rosaria, hanno trasformato questa giornata da triste e piovosa a pétillante. Perché lo champagne è lo champagne!
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