E’ già trascorso un anno, ed ecco che ritorna la tanto attesa manifestazione: Identità Golose 2013, giunta alla nona edizione. Quest anno con me è venuta Valentina Oprandi che, ormai, lo sapete tutti oltre che amica è anche la mia fotografa personale.
La giornata è fredda ma limpida e con un bel sole. Giunte alla Mi.Co ci accreditiamo subito: braccialetto rosa ma di carta, che significa accredito stampa giornaliero. Saliamo con la scala mobile e iniziamo la nostra avventura. Questa volta siamo attrezzate con carrellino della spesa della mamma di Valentina, dove riporre dépliant, brochure e quant’altro raccoglieremo in giro. Ci fermiamo immediatamente allo stand Lavazza per un caffè riscaldante. E’ ancora presto quindi riusciamo a girare bene tra gli stand, un assaggio di culatello con pane di Princi allo stand dell’Antica Corte Pallavicina ci sta sempre, in attesa dell’evento clou della giornata: la nostra partecipazione allo stand Monograno Felicetti dove Davide Scabin si esibirà nell’interpretazione della pasta di Predazzo.
Tra i corridoi incontro e saluto Viviana Varese, Matteo Torretta (quest anno tutto solo, senza Alessandro Borghese sembra un po’ un anima in pena 😉 Leonardo Romanelli allo stand della Birra Moretti (ha appena scritto “La birra in tavola e in cucina”), Alessandro Scorsone il sommelier gentleman allo stand del Grana Padano, Alex Guzzi e moglie insieme ad Ambra Romani la chef della Prova del Cuoco, Leandro Luppi della Vecchia Malcesine. E anche Sara Papa allo stand del Molino Quaglia dove si svolgerà una degustazione di lieviti madre.
Poi scopriamo la macelleria-norcineria-gastronomia Sergio Falaschi dove assaggiamo la spuma di gota su un crostino di pane, si tratta di una crema ottenuta dopo una lunga lavorazione delle gota e di altre parti del maiale, e una fettina di salame toscano al vino. Lo stand vicino invece è occupato da Croco e Smilace, un’azienda agricola che produce marmellate, confetture, gelatine, nonché burro e paté tutti a base di erbe officinali, con frutta, miele, cioccolato. Insomma dei prodotti particolari e di nicchia. Approfondirò meglio perché sono davvero interessanti.
Intanto arriva Daniele Orlandi, nella’attesa della nostra degustazione, entriamo a Milano Food & Wine festival dove allo stand del Sanbitter ci offrono un Rosemary Love, un aperitivo a base di Sanbitter Emozione di Frutta Passion Fruit, un rametto di menta, 1 rametto di rosmarino e ghiaccio abbinato a un Lollipop di mortadella, un finger food con mortadella, ricotta, parmigiano, pistacchi, uvetta e pepe.
Finalmente è giunto mezzogiorno! L’ora per il nostro appuntamento con la cucina di Scabin allo stand Felicetti. Lo stand è molto chic arredato con un mix di stili con tavolini e sedie in fer forgé dipinto di bianco o nel classico color ferro, sedie e tavolini in stile francese di legno bianco. E grandi foto anni ’50 in bianco e nero. Ci fanno accomodare e inizia il nostro viaggio con le paste Felicetti interpretate dal cuoco eclettico, ma…ilr acconto di questa esperienza merita un post a parte.
Terminata la nostra ambitissima degustazione, visto il numero delle persone accalcate attorno allo stand che vorrebbero partecipare, andiamo a riposarci nella sala stampa.
Mi manda un sms la mia cara amica Stefania Pianigiani arrivata in quel momento col treno dalla Toscana. Le vado incontro e poi ci rechiamo tutti insieme allo stand Pirme Uve – Bonaventura Maschio per la consueta particolare degustazione che quest anno è affidata a Simone Padoan con le sue pizze speciali, ma anche di questo scriverò un post a parte.
Intanto saluti e abbracci con Lorenza Fumelli, gastrofighetta di Dissapore che è allo stand del Pastificio dei Campi di Gragnano che offre candele spezzate con sugo fi pomodorini e mozzarella.
Dopo un altro giro tra gli stand e una foto con Massimo Bottura (dobbiamo ancora provare il suo locale) e Paolo Parisi con il suo look country che presenta il suo speciale oven.
ci fermiamo allo stand del Consorzio Tutela Bardolino, dove ci fanno assaggiare un calice di Chiaretto con lavanda anticipato da una gelatina al frutto della passione. Un altro stop da Massimo con il suo Lady Caffè e poi stanche, ma soddisfatte io e la Valentina ce ne andiamo con il nostro carrellino pieno. Au revoir alla decima edizione!
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