Diario di una It-girl

La cultura diventa virtuale

Anche se le principali istituzioni culturali hanno chiuso temporaneamente le porte per via della pandemia del #coronavirus, possiamo godere lo stesso della bellezza delle 7 arti comodamente seduti da casa nostra, attraverso la cultura virtuale. E, perché no, dare una ripassata anche al nostro inglese.

Arte e musei
La piattaforma Google Arts & Culture consente di accedere a mostre di tutto il mondo. Possiamo fare un tour delle principali istituzioni artistiche – tra cui il Museo Van Gogh di Amsterdam, la Galleria degli Uffizi a Firenze, la Galleria d’arte di Johannesburg e la Tate Modern di Londra – e ingrandire alcune delle loro opere più importanti per una visione più “reale”. Al Museum of Modern Art di New York, ad esempio, si può ammirare Il Sogno di Henri Rousseau e La Notte Stellata di Van Gogh, oppure partecipare alle mostre virtuali al Musée d’Orsay di Parigi, che includono La Classe da Ballo di Degas e le Spigolatrici di Millet.

Biblioteche
Con tutto il tempo libero che abbiamo a disposizione, questo è il momento di tornare a leggere, e riprendere in mano quei libri accumulati sul comodino. Ma possiamo anche la nostra cultura letteraria attraverso le biblioteche che aprono e digitalizzano i loro archivi. La British Library offre un viaggio virtuale attraverso le sue collezioni digitali. Tra i tesori virtuali sono presenti antichi manoscritti e la possibilità di esplorare antichi globi, che raramente vengono visti – anche di persona – a causa della loro fragilità, usando la realtà aumentata.

Opera e balletto
Da Londra, il canale YouTube della Royal Opera House vanta una serie di arie d’opera e cori insieme a spettacoli di balletto, che lo rendono ideale per godersi i momenti salienti. Il Metropolitan Opera di New York sta eseguendo una serie di opere serali, attraverso l’app Met Opera On Demand, con ogni spettacolo disponibile per 23 ore. La stessa cosa sta facendo anche la Wiener Staatsoper di Vienna.

Destinazioni
Dal Palazzo di Versailles al Taj Mahal, dalla Casa Bianca allo Space Shuttle Pavillion della NASA, si può scoprire la straordinaria gamma di contenuti virtuali offerti da Google Arts & Culture. La tecnologia consente tour privati e ravvicinati di alcuni dei luoghi più interessanti e spettacolari del mondo.

Musica
Musicisti di ogni continente e genere hanno portato le loro esibizioni dal vivo nelle nostre case attraverso i social network o la televisione. Artisti del calibro di John Legend e Chris Martin dei Coldplay sono passati su Instagram Live, mentre Neil Young ha iniziato le sessioni acustiche Fireside girate a casa sua e poi mostrate sul suo sito web. La Melbourne Symphony Orchestra si è esibita in streaming live su YouTube; e si può accedere a un archivio di concerti dal sito web del Montreux Jazz Festival, che include esibizioni di artisti del calibro di Ray Charles, Marvin Gaye e Nina Simone.

Teatro
Per gli amanti della musica, BroadwayHD è un servizio di streaming che offre più di 200 spettacoli di Broadway, dalle vecchie interpretazioni di Death of a Salesman a performance originali di successi come Kiss Me, Kate e Kinky Boots. Nel Regno Unito, la BBC rilascerà nuovi spettacoli scritti per la trasmissione e spettacoli registrati per “dare alla cultura britannica un pubblico che non può essere lì di persona”, insieme a poesie, drammi podcast e letture di libri. Le esibizioni dal vivo preregistrate includeranno produzioni come Albion di Mike Bartlett e Wise Children di Emma Rice. I piani fanno parte del nuovo servizio di arte e cultura proposto dalla BBC, chiamato Culture in Quarantine, che sarà disponibile in televisione, radio, iPlayer e BBC Sounds. Il National Theatre di Londra sta trasmettendo in streaming una produzione su YouTube ogni giovedì – dando il via a One Man, Two Guvnors di James Corden – mentre l’Hampstead Theatre mette anche a disposizione uno spettacolo da guardare online, tramite il suo sito Web, ogni settimana. Infine, per un’opera di Shakespeare da vedere nel proprio salotto, si può accedere al servizio on demand di The Globe, che vanta oltre 130 delle sue produzioni cinematografiche.

Photo credits copertina @momaorg

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