E’ bello vedere tre fratelli che vanno d’accordo, ma soprattutto che hanno portato il mare e la Sicilia a Monza con il loro ristorante Il Moro.
I protagonisti sono Vincenzo, Salvatore e Antonella Butticè, che nel 2007 hanno rilevato il locale trasformandolo nel punto di riferimento per una cucina di pesce contemporanea, non solo in città, ma anche a Milano e dintorni.
Nativi di Raffadali in provincia di Agrigento, dove possiedono una piccola azienda agricola di famiglia con vigneti, mandorleti e uliveti, ma anche cereali e legumi, (il pistacchio, le mandorle che utilizzano in cucina arrivano proprio da qui!), i tre fratelli normalmente hanno questi ruoli: Antonella e Vincenzo in sala e Salvatore in cucina, ma spesso sono intercambiabili e questo è sicuramente uno dei punti di forza del loro affiatamento.
Cinquanta coperti in una raffinata sala arredata nei toni del grigio perla e color crema, luci soffuse, mise en place elegante e curata, alcuni pezzi di design e quadri moderni alle pareti che danno un tocco di colore. Bello il social table con alte sedie posto al centro del locale.
Ma parliamo dei piatti. Come faccio spesso, quando visito un nuovo ristorante mi piace farmi consigliare dal proprietario o dallo chef, e anche in questo caso mi sono affidata completamente a i tre fratelli Butticè.
Il mio viaggio nei sapori della Sicilia inizia con l’aperitivo di benvenuto: crema di piselli con ragù di tonno (strepitosa!), cracker salato con paté di pesce spada e mango, arancino, sfincione e panella accompagnato da un calice di Tener, spumante Brut, Banfi, da uve Sauvignon e Chardonnay.
Il percorso tra tradizione e innovazione prosegue con tre assaggi di antipasti: ostrica Fine de Claire, crema di mandorle di Raffadali e salsa di ostriche; polpo arrosto, pomodorino, burrata e scarola; e crema di zucchina trombetta con crumble di fiori di zucca, cozze, vongole e caramello.
Se dovessi scegliere il piatto più buono sarei indecisa perché mi sono piaciuti tutti, ma quello che più mi ha colpito, sono i paccheri dei Monti Sibillini, pistacchio di Raffadali e gamberi, sia per la presentazione, che per il gusto e l’equilibrio di sapori.
Come secondo mi servono la ricciola in guazzetto, con molluschi e ortaggi, decisamente notevole.
Un pre-dessert, spugna di cacao, gel di uva fragola, composta di arance e cialda di patata apre la strada a Sussurri Siciliani: pasta frolla, melanzane, cioccolato, gelato di origano e frutto del cappero, nuovissimo dessert in carta dal gusto dolce-salato , rivisitazione gourmet di Salvatore di una tipica ricetta meridionale.
Concludo con caffè e piacevoli golosità: mandorla e gel di agrumi, albicocca e cannella, macaron lampone e ganache di cioccolato di Marco Colzani e mini bombolone ripieno di ricotta.
Io ho continuato con una bollicina sempre dell’azienda Banfi, il Brut Metodo Classico, ma la carta dei vini del Moro è talmente ampia che è in grado di soddisfare le richieste di tutti: bianchi, rossi, rosé, bollicine italiane ed anche un’ottima selezione di champagne, che non è poco, prediligendo in generale le etichette di piccoli produttori.
Inutile dire che l’attenzione alle materie prime è estrema, perfino nei minimi dettagli, oltre ad usare il Riserva San Massimo, uno dei migliori risi italiani per i loro risotti, i Butticè scelgono, a seconda della preparazione, formato e marca differenti che ben si adattino al piatto, quindi gli spaghetti sono Felicetti, i PiQuadro di Verrigni e i paccheri del pastificio Monti Sibillini.
Una cucina d’autore contemporanea quella di Vincenzo, Salvatore ed Antonella, dove la “sicilianità” è interpretata in versione gourmet. E’ stata una grande scommessa aprire a Monza. E i fratelli Butticè l’hanno vinta e alla grande.
Ristorante Il Moro
Via Parravicini, 44
20090 Monza
Tel. 039 327899
www.ilmororistorante.it
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