Aperto da poco più di un anno e mezzo, il ristorante Luce Gargantini si trova nell’omonimo palazzo proprio di fronte al lungo lago di Lugano.
L’arredamento moderno ed essenziale, dove predominano il legno e i colori chiari crea un ambiente raffinato ed accogliente. I tavoli apparecchiati con eleganti runner color avorio. Il locale ha anche una saletta per cene private con entrata indipendente.
In sala il giovanissimo proprietario di origini calabresi Domenico Lo Preiato, la moglie Denise e il maitre Michele Wirz, mentre la cucina è affidata Mauricio Acosta, talentuoso chef uruguayano che realizza ricercati piatti con influenza mediterranea- argentina, caratterizzati dall’uso di materie prime di alta gamma.
Una cucina che è un mix di culture gastronomiche: la calabrese in omaggio a Domenico, l’argentina dedicata a Denise sua moglie e l’uruguayana portata da Acosta.
Io mi sono totalmente affidata allo chef e sono rimasta piacevolmente sorpresa, anche se avevo già avuto un piccolo assaggio delle sue creazioni qui.
Le danze si sono aperte con un amuse bouche: tartare di orata con fichi e cipolle di tropea reidratate nel Prosecco su sabbia di patate silane accompagnato da un calice di Prosecco Extrav Dry Palladio.
Molto invitante il cestino del pane hand -made con varietà di ogni tipo tra cui focacce di alghe di mare e pane alla cipolla.
Una crema di patate silane con tartufo nero calabrese e tuorlo d’uovo è l’antipasto che ci viene servito, e che introduce due primi: gnocchi di zucca, verza croccante e tagliatina di struzzo e risotto carnaroli, carciofi, paté di maiale nero calabrese e caciocavallo podolico.
Poi due secondi, uno di pesce e l’altro di carne: polpo arrostito alla n’duja e funghi finferli allo Chardonnay e guancetta di maiale al mosto cotto di Calabria e topinambur stufati.
Accompagnati da Barricas del Plata Malbec roble, Ip Mendoza 2011, vino argentino prodotto dal padre di Denise.
Concludo con tre dessert, uno più stupefacente dell’altro, due interpretazioni di dolci tradizionali: bocconotto caldo alla crema dolce di caciocavallo podolico e uva sottospirito alla liguirizia, Alfajor gelato di cioccolato bianco e dulce de leche; più una creazione dello chef: un sorprendente gelato al pop corn e miele (sembrava davvero di mangiare del pop corn!).
Insomma che dire? Una cucina per niente banale e scontata, un combinazione di ingredienti molto diversi uno dall’altro, un accostamento di sapori delicati e forti che danno origine a piatti originali e gustosi.
La felice mano di Mauricio Acosta mi ha ricordato parecchio quella di un suo compaesano, Matias Perdomo. E spero che il paragone posso solo fargli piacere.
Che una nuova ondata di chef sudamericani sia il trend del futuro?!?
Riva Giocondo Albertolli 5
6900 Lugano – Svizzera
Tel. 0041- 91 921 18 76
Chiuso la domenica
P.S. Sopra il Luce Al Gargantini io vedrei benissimo brillare una stella…;-)
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