La mia prima volta a Identità Golose 2012 mi è proprio piaciuta. Mentre sono in coda per l’accredito stampa,, ho davanti a me Allan Bay. Mi mettono al polso sinistro un braccialetto plastificato rosa(il mio colore preferito!) che identifica la categoria a cui appartengo (press). Prendo la scala mobile ed inizia la mia avventura.
La prima persona conosciuta che incontro è Viviana Varese, la trovo bel bagno delle donne che si sta truccando perché più tardi prenderà un premio. Saluti e baci. Mi chiede se il giorno dopo sarò lì. Esco e mi bevo un caffè macchiato caldo per riscaldarmi, allo stand Lavazza, che sforna in continuazione caffè, cappuccini, caffè golosi al cioccolato e panna e mokaccini. E parte il mio giro nei vari stand.
Il mio primo assaggio è una fettina di pane carasau con sopra dei cubetti di gelatina di pomodoro preparata con la passata di Carlo Olivieri di Sapori di Lucania e un filo d’olio extravergine d’oliva sempre di loro produzione. Una vera bontà. Poi assaggio salame Strolghino e culatello con pane di Princi accompagnato da un calice di Strologo allo stand dell’Antica Corte Pallavicina, questo nome non mi è nuovo…Un assaggio di quattro tipi di pani diversi da Princi, integrale, di uvetta, di noci e fichi (mmmm che bontà) e di segale. E un bocconcino di Mozzarella di Bufala Campana Dop allo stand omonimo. Da urlo anche questa.
Saluto Alessandro Scorsone che con me è sempre carino e gentile, un vero sommelier gentleman. Lo rincontrerò più tardi allo stand del Grana Padano per lo show cooking di Davide Oldani, che mi riconosce e mi saluta, insieme a Oliviero Toscani. I due Maestri, così li chiamano i vari fotografi assiepati intorno a me per richiamare la loro attenzione. Un giornalista dietro di me suggerisce che potrebbero darsi un bacio sulla bocca, come nella famosa pubblicità di Toscani. Sorrido.
Assisto in prima fila, mentre il cuoco Pop prepara Grana padano e pere con riduzione di vino rosso, preparato col vino di Oliviero Toscani. Scorsone mi versa un calice, è un rosso 2007 50% Sirah, 35% Cabernet Franc e 15% Petit Verdot. Io pensavo che fossero tre vini diversi perché l’etichetta è di colore diverso. Invece Oliviero mi spiega che il vino è lo stesso, cambiano solo i colori dell’etichetta, lui ha usato magenta, yellow e cyan, per uscire dallo stereotipo. Un po’ come me, che se mi piace un capo d’abbigliamento lo compro di diversi colori.
Incrocio Alessandro Borghese, non pensavo fosse così alto, che gira insieme a Matteo Torretta. Lo fermo, mi presento spiegandogli che ho intenzione di intervistarlo (lui mi saluta con un baciamano – la classe non è acqua-) e gli faccio i complimenti per la bellissima mamma che ha partecipato ad uno dei miei cult-movie preferiti “Casinò Royale”. Lui è carino, molto alla mano. Mi fermo allo stand della Longino & Cardenal, per riposarmi seduta su un alto sgabello, dove, già che ci sono, assaggio due porzioni di baccalà con uno sfizioso sughetto al pomodoro e due calici di champagne.
Alle ore 13 appuntamento allo stand Berlucchi per il B-Fest, un aperitivo organizzato da Massimo Bernardi (che però non sarà presente-invece conosco Lorenza Fumelli) per brindare con Cellarius Pas Dosé 2006 insieme all’enologo Arturo Ziliani e ai formaggi di Luigi Guffanti. Lì arriva anche il possente Tommaso Farina, sempre tutto tirato col il suo inseparabile papillon. Proseguo il mio giro ed incontro Luigi Cremona che mi saluta. E mi fermo anche dall’uomo delle uova”, il mitico Paolo Parisi con tanto di cappellaccio in testa. Assaggio un piatto di pasta al dente del Pastificio dei Campi di Gragnano con il buonissimo ragù di Giorgio Scarselli, al secondo giro chiedo che la porzione sia un po’ più abbondante della precedente e mi accontentano. Per rinfrescarmi un po’ allo stand delle mele Kanzi bevo un Mojito alla mela, veramente buono. Complimenti!
Davide Scabin, allo stand della Monograno Felicetti, prepara paste sui generis per i pochi fortunati che possono entrare. Mentre Leandro Luppi dello stellato “Vecchia Malcesine“, allo stand del Consorzio Tutela Vino Bardolino Doc, assembla il kebab di anguilla che trovo veramente squisito, lo accompagno naturalmente ad un calice di Chiaretto. Fotografo la piccola Pistocchina (Ellisa Pistocchi) sempre sorridente, già in giro per eventi e non ha ancora compiuto un anno. Si vede che la torta di famiglia fa bene…è troppo carina. Nel pomeriggio ci sta anche un Huevo Ranchero allo stand della San Pellegrino, preparato da Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor, chef di “Al Mercato”. meno male che sparsi un po’ dappertutto e soprattutto nelle sale stampa, dove ogni tanto vado a riposarmi e a prendere appunti, ci sono frigoriferi pieni di acqua gassata e liscia.
Finisco in bellezza allo stand di Prime Uve-Bonaventura Maschio, dove sono stata invitata ad assaggiare il menù preparato dal mitico Moreno Cedroni per sfatare il mito (scusate il gioco di parole) del distillato da consumare solo a fine pasto. Per una come me, che non beve superalcolici, è una bella sorpresa.
Carica, di borse, borsine, cartelle stampa, ecc.ecc. stanca ma felice esco e rientro a casa per un riposo meritato. La mia interessante avventura enogastronomica a Identità Golose 2012 è terminata. Arrivederci al prossimo anno.
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