Iolei è una piccola azienda a conduzione familiare, situata a Oliena (Nu), nel cuore pulsante di una delle aree più vocate alla produzione del Cannonau di Sardegna: la sottozona del Nepente di Oliena. Una bella storia di famiglia, che vede come fautore il capostipite Salvatore Puddu, che coltiva con passione l’amore per la Sardegna e per il vino che nasce da queste terre, insieme alla moglie Luisella, al figlio Antonio, enologo, con la moglie Simona e alle figlie Chiara e Sara. Un Io che si intreccia alla famiglia, e un Lei che di volta in volta diventa vite, varietà, terra, radicamento, accoglienza. In due parole: l’uomo e il vino. Il nome Iolei custodisce una storia condivisa, fatta di mani instancabili, volti genuini e un amore profondo per una terra generosa. Una terra che dona i suoi frutti più preziosi, trasformati dal sapere umano in pura poesia da gustare.

Iolei coltiva otto ettari vitati, di cui quattro in gestione. I vigneti sono distribuiti nel comune di Oliena e dintorni, sono esposti a sud-est con un’altitudine che varia dai 180 ai 650 mt slm. Un territorio caratterizzato da un microclima, influenzato dal Monte Corrasi e dalla vicinanza al mare, con inverni freddi e poche piogge, concentrate soprattutto tra novembre e aprile ed estati calde e ventilate, talvolta con picchi termici, ideali per lo sviluppo di aromi e polifenoli che elevano la qualità delle uve e dei vini. Una delle particolarità della produzione di Iolei sono le etichette, ognuna una vera opera d’arte, realizzate da artisti talentuosi. Fu il Vate, Gabriele D’Annunzio a coniare il nome di quello che fino ad allora era conosciuto semplicemente come su vinu de Uliana, il vino di Oliena, e a ribattezzarlo con il termine Nepente, dal greco nessuna tristezza. Scopriamo insieme le quattro espressioni di Nepente di Iolei.

Iolei Cannonau di Sardegna Doc 2023
Il primo vino firmato Iolei rappresenta la sintesi più autentica dell’azienda. L’etichetta, impreziosita da un’opera di Sara Bachmann, raffigura una donna in abito tradizionale di Oliena, simbolo di identità e radicamento. Si tratta di un Cannonau in purezza, dal colore rosso rubino intenso, che incarna il carattere profondo e misterioso della Sardegna e dei suoi frutti. Le uve vengono raccolte a mano in piccole cassette, seguite da una pigiadiraspatura delicata, una macerazione di circa 12 giorni e una fermentazione a temperatura controllata in acciaio. Al naso sprigiona profumi di ciliegia, alloro fresco, bacche di mirto e chiodi di garofano. In bocca si presenta con una piacevole acidità, struttura avvolgente ed equilibrio armonico, con tannini ben integrati. Perfetto come aperitivo o in abbinamento ad antipasti e primi piatti dal gusto deciso.

Vostè Nepente di Oliena 2024
Vostè in sardo significa voi ed è un omaggio a Nepente, vino originario di Oliena e celebrato fin dai tempi dell’antica Grecia. L’etichetta raffigura Gabriele D’Annunzio, tra i primi a esaltarne le virtù: un ritratto digitale che rende omaggio alla sua figura e al legame con il territorio. In vigna, le uve vengono selezionate con cura e raccolte a mano in piccole cassette. Dopo la pigia di raspatura, segue una macerazione di circa 10 giorni a temperatura controllata di 23 °C, quindi la fermentazione malolattica in vasche di cemento. Il vino si presenta con un rosso rubino dai riflessi violacei. Al naso sprigiona profumi di ciliegia, mora e lampone, con delicate sfumature di mirto e macchia mediterranea. Al palato ritrova le stesse sensazioni aromatiche, offrendo un sorso secco, morbido e avvolgente, con tannini setosi ed eleganti. Equilibrato e persistente, si abbina perfettamente a salumi, formaggi stagionati, piatti di selvaggina e arrosti.

Liju Nepente di Oliena senza solfiti aggiunti 2024
Liju nasce da una selezione delle migliori uve raccolte a mano in piccole cassette. L’etichetta è stata firmata da Francesca Ballarini, che aggiunge un tocco artistico e distintivo al vino. Dopo la raccolta, i grappoli vengono raffreddati per una notte. L’80% delle uve è pigiadiraspata, mentre il restante 20% viene vinificato a grappolo intero. Segue una macerazione pre-fermentativa a freddo di 48 ore, poi la fermentazione in acciaio a temperatura controllata. Dopo la svinatura, si svolge la fermentazione malolattica e l’affinamento su fecce fini per 8 mesi. Alla vista si presenta con un rosso rubino intenso. Al naso emergono delicate note floreali, ben integrate con profumi di frutta rossa fresca, mirtilli selvatici, frutti di bosco e prugna sotto spirito. Al palato è armonico ed equilibrato, sorprende con un finale morbido e avvolgente che lascia una piacevole sensazione. Ideale in abbinamento a secondi piatti di terra, per esaltarne struttura e complessità.

Hospes Nepente di Oliena Riserva Doc 2022
Hospes, dal latino hospes, -itis (ospite), è un omaggio all’accoglienza che Oliena riservò a Gabriele D’Annunzio, Edoardo Scarfoglio e Cesare Pascarella durante il loro viaggio in Sardegna. I tre intellettuali rimasero affascinati dalla bellezza autentica del paese, terra di pastori e ricamatrici, generosa di olio, vino e miele. L’etichetta, firmata da Paco Corrias, è una reinterpretazione del ritratto giovanile del Vate, pensata appositamente per Iolei. Hospes viene prodotto con le migliori uve di anni particolarmente favorevoli. La fermentazione avviene a temperatura controllata in acciaio per i primi mesi, per poi affinarsi per 18 mesi in tonneaux da 700 litri di rovere francese a grana fine. Caratterizzato da un color rosso rubino profondo, al naso è intenso e persistente, con profumi di frutta rossa matura, liquirizia e vaniglia, che si fondono in un finale morbido e avvolgente. Con l’ossigenazione emergono note di macchia mediterranea e una leggera tostatura, ben equilibrata con la componente fruttata. Un vino equilibrato con tannini ben presenti ma setosi e una freschezza che ne esalta l’armonia complessiva. Ideale in abbinamento a secondi piatti di terra, dove può esprimere al meglio la sua eleganza e struttura.




No Comments