Allegro, vivace, divertente, Mama Shelter Roma non è semplicemente un hotel, ma un luogo insolito, affascinante e irriverente, che mette di buonumore non appena si varca la soglia d’entrata. Situato nel vivace quartiere Prati, a due passi dal Vaticano e da piazza San Pietro, l’hotel, ora di proprietà del gruppo alberghiero Accor, fa parte di una catena di alberghi ideata dalla famiglia Trigano (co-fondatrice del ClubMed) con l’obiettivo di rendere il concetto di ospitalità un’esperienza gioiosa, festosa e ludica, ed è la quattordicesima proprietà del brand, dopo quelle di Parigi, Marsiglia, Lione, Bordeaux, Belgrado, Praga, Tolosa, Lille, Londra, Lussemburgo, Los Angeles e Rio de Janeiro.
Il Mama Shelter si trova all’interno di due edifici costruiti negli anni ’50, caratterizzati dallo stesso stile post razionalista, ma di differenti dimensioni. Una curiosità: gli edifici si vedono all’inizio del film Il Sorpasso, quando Vittorio Gassman sfreccia con la sua Lancia Aurelia B24S Spider in una Roma deserta ferragostiana, il pezzo è trasmesso in loop in diversi schermi televisivi sparsi nell’hotel. L’esterno dei due palazzi, sotto la tutela della Sovrintendenza è rimasto inalterato, ma è all’interno che si apre la meraviglia. Il design, oltre ad essere il tratto distintivo del gruppo, occupa un ruolo molto importante, insieme al colore e alle fantasie che si ritrovano dappertutto. Al Mama Roma sono molteplici i richiami alla Città Eterna, a volte iconoclastici e anche alternativi. Un mix tra cultura pop e arte classica, sapientemente creato dall’artista Benjamin El Doghaïli, capo del dipartimento di Mama Design Studio.
Per esempio nella lobby le nicchie che fungono da vetrina espositiva per gli oggetti dello shop, ricordano le arcate del Colosseo, mentre i lampadari hanno la forma della cupola della Basilica di San Pietro. Gli ampi tendaggi e le pareti interne degli ascensori raffigurano le figurine dei calciatori che sembrano appena uscite dalle pagine di un album Panini. Nei pavimenti, invece, si trovano riferimenti visuali alle statue romane di età classica e alla pasta e alla pizza, i due piatti nazionali italiani per eccellenza.
Nel ristorante Giardino d’Inverno, una rigogliosa vegetazione ricopre le pareti e i soffitti, mentre il pavimento ricorda quello dei vicoli romani e dei suoi selciati di sanpietrini e cotto. Tutto è studiato per ricreare l’atmosfera di una notturna piazza romana con festoni, ghirlande e una cucina a vista che richiama quella di una taverna improvvisata, nascosta sotto le piante di glicine.
Una porta di vetro che ricorda quella di una serra, conduce alla Pizzeria, che condensa in sé le atmosfere di un classico locale italiano accanto a simboli iconoclastici. L’ambiente è arredato con sedie colorate in similpelle in stile anni ’50, con schienale a forma di cuore, colonne extra-large, pavimenti cabochon rosa e soffitti dipinti creati dall’artista Beniloys che ha preso spunto dagli affreschi tipici dei palazzi romani, mescolati a medaglioni di età classica e a motivi surrealisti.
Tra i due palazzi c’è il Giardino Segreto, un’oasi di pace che si raggiunge percorrendo un tunnel formato da piante verdi. Il giardino, circondato da alberi di mandarino, ha la forma di un emiciclo, ed è arredato con tessuti che rappresentano agrumi e fiori. Sempre per la stagione estiva c’è il Mama Rooftop con solarium privato, e un grande bar dai colori dorati e terracotta, dove gustare gustare ottimi cocktail e stuzzichini vari, con vista sui tetti di Roma e sulla cupola di S. Pietro. Ideale per l’aperitivo e il dopo cena.
In cucina troviamo l’executive chef Andrea Sangiuliano, che rivisita la cucina romana e italiana con un twist internazionale, attraverso piatti poliedrici e allegri che seguono il trend dell’hotel e che si prestano alla condivisione. Si inizia dagli accattivanti frittini –tempura di verdure e gamberi in salsa agrodolce-, e poi insalata di puntarelle con crema di stracciatella e calamari; tartare di Fassona in versione mediterranea; tagliatelle scampi, burrata e zafferano Roccolano; gnocchi rape rosse, cacio, pepe, lime e frutti di mare; polpo alla griglia con crema di cavolfiore alla vaniglia e noci pecan; passatina di ceci, calamaro alla griglia e peperone di Altino. Anche i dolci sono un invito alla condivisione: tiramisù al biscotto di Roma; babà allo zabaione e frutti rossi; Tatin di mele con gelato alla crema; Yoyo Mont Blanc con gelato ai marroni.
Anche per le 217 camere il Mama Design Studio ha sviluppato un’atmosfera originale e bicromatica, golosa e allo stesso tempo rassicurante, tra il verde pistacchio e il rosa latte. Si dividono in Small, Medium e XL, io ho soggiornato in una spaziosa extra large situata all’ultimo piano e con terrazza ad elle. La moquette si ispira ai grafismi delle vetrate delle chiese romane. Il letto rappresenta l’isola centrale della stanza, ed è stato pensato affinché ci si possa davvero rilassare, dopo aver visitato in lungo e in largo le strade di Roma. I bagni sono caratterizzati da un giallo tonificante, arredati da specchi dalla forma ad arco, che rimandano sempre all’architettura romana, mentre il lavabo è un monolite il cui materiale è un omaggio alle eleganti terrazze romane. Nelle camere vengono utilizzati molti materiali naturali: paralumi in rafia, testiere del letto in rattan e mobili in legno di quercia, mentre il tavolino è in marmo rosa italiano. Sono stata accolta i con scritte dedicate e a sorpresa sui vari specchi della camera, che ho piacevolmente scoperto un po’ alla volta e che mi hanno messo allegria. E infine su ogni lampada c’è una maschera, io avevo quella di Batman e del Gladiatore.
Mama Shelter Roma è il primo hotel del gruppo ad avere i Mama Baths: uno spazio con piscina in puro stile romano e un’area wellness con sauna, bagno turco e palestra. Un angolo per rilassarsi, proprio come si faceva 2000 anni fa, quando ebbe inizio la tradizione termale. Le piastrelle colorate rendono l’ambiente giocoso e allegro. Gli ospiti hanno a disposizione anche un corner con bevande rinfrescanti.
Mama Shelter Roma
Via Luigi Rizzo 20
00136 Roma
Tel. 06 94538900
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