Eleganza, raffinatezza, romanticismo. Tutto ciò si trova nella campagna franciacortina di Coccaglio, alle porte di Brescia. Un paradiso segreto chiamato Villa Calini.
Una splendida dimora seicentesca immersa in una bellissimo giardino, trasformata in ristorante e non solo. Una location ideale per suggellare il sogno d’amore di due innamorati. C’è solo l’imbarazzo della scelta in quale delle numerose sale festeggiare il giorno più bello. Si può optare tra la sala Scuderia con soffitto a volte e romantica vista sul chiostro per una cerimonia con pochi intimi oppure la sala Granaio che può ospitare fino a 250 invitati, fino alla dependance dove godere di un isolamento totale. Villa Calini è anche Cosa Comunale per cui è possibile celebrare i matrimoni con rito civile.
A coronamento di questi ambienti suggestivi ed eleganti, i piatti di Alessandro Cappotto, chef e patron di Villa Calini insieme alla moglie Rossella, splendida padrona di casa. Alessandro, romano di nascita, ma bresciano di adozione, è l’autore di una cucina mediterranea pulita ed essenziale, che segue l’orientamento al chilometro zero. Nelle sue preparazioni mixa con maestria il vegetariano e il macrobiotico con la carne e il pesce. E’ molto attento anche al biologico, proponendo un menù che non è solo vegetariano o macrobiotico, ma una “riconsiderazione dell’essenziale”, come la definisce Cappotto, dove sono utilizzati prodotti dell’orto e ingredienti da zootecnia e agricoltura biologica rigorosamente del luogo.
Alessandro Cappotto definisce la sua filosofia con questa frase: “Una cucina ragionata ma prima di tutto una cucina di cuore”, ovvero una cucina che rappresenta una scelta di vita, con una minuziosa ricerca dell’alta qualità e della stagionalità trasformata in piatti semplici ma ricchi di contenuto, esaltando il gusto, senza dimenticare la salute intesa come genuinità, naturalezza e armonia.
Ma meglio delle parole, sono i piatti che parlano. Il mio viaggio culinario a Villa Calini è iniziato con un amuse-bouche: quenelle di ricotta con crema di verdure. E’ proseguito con un antipastio tartara di palamita su gamberi battuti. Due speciali primi piatti : Vialone nano mantecato, crema di loertis e nocciole di pestom e bastoncini di patate viola con vongole sgusciate. E un altrettanto particolare secondo piatto: cubo di reale di vitellone e bouquet di asparagi. Per concludere un dessert dedicato alle signore: macaron con frutti di bosco e crema al limone. Ma, dato che sono golosa, ho assaggiato anche quello per i signori: tortino alle mele e pasta frangipane. Che dire? Un menù da roi.
Ai piatti sono stati abbinati i seguenti vini: Franciacorta Brut Rosé Tenuta La Squadra, Rinè 08 Benaco Bresciano Az.Agr.Cantrina, Botticino Doc Vigne di Mattina Benedetto Tognazzi e Brachetto d’Aqui “Braida” Giacomo Bologna.
Ecco alcune offerte del menù à la carte: baccalà sfogliato, crema di patate, olive e fiori di cappero; filetto di puledro marinato su insalatina di mele verdi; astice arrosto, crema di carciofi e zucca fritta; gnocchetti di caprino, insalatina ricca e ovetto di quaglia; bastoncini di patate con vongole sgusciate, spinacini e pomodorini; cannelloni ai funghi pregiati, bietole da costa e crema di sedano rapa; risottino con crema di zucca rosmarino e polpettine di pestom; gamberi rossi scottati nel loro brodetto, patate schiacciate ed extravergine; tartare di manzo, senape in grani e patate sauté; filetto di maialino al Bagoss e pancetta tesa; arrosto di carbonaro su crema di lenticchie; suprema di faraona farcita, in camicia di pancetta croccante; cialdine di croccante e frutti di bosco: delizia di gianduia speziata, extra vergine di oliva e mandorle; biscotto sbrisolonecon panna e crema di pasticcera; frutta fresca al bicchiere con gelato alla crema e coulis di bosco e selezione di minidessert al cucchiaio. Il pane, i grissini, le confetture e i dolci sono tutti rigorosamente prodotti in casa. Per gli indecisi c’è la possibilità di scegliere fra tre menù guidati: “la cucina e le stagioni”, “l’espressione del territorio-sapori della tradizione” e “gourmet”.
La carta dei vini contiene un ampia proposta di etichette italiane e francesi, con naturalmente un occhio di riguardo alla Franciacorta.
Mise en place elegante e raffinata all’altezza del locale, mi è piaciuta molto l’idea di cambiare tipo di piatto a seconda della portata.
Ultima, ma non meno importante, nota positiva: ho riscontrato molta cura e professionalità da parte del personale nell’accoglienza degli ospiti e nel servizio ai tavoli. E soprattutto l’estrema disponibilità di Alessandro e Rossella Cappotto. Un locale magico assolutamente da visitare per assaggiare la cucina e godere del relax che emana.
VILLA CALINI
Via Ingussano 19
Coccaglio (Bs)
Tel. 030-7243574
Lunedì e mercoledì aperto a pranzo
Giovedì, venerdì, sabato e domencia aperto pranzo e cena
Chiusura martedì
P.S. Non solo matrimoni, una cena romantica a due, un banchetto, Villa Calini è versatile e si adatta ad ogni esigenza!
Foto di Valentina Oprandi
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